Il nostro lavoro sperimentale, dopo anni di studi e piccole prove, inizia nell’aprile 2015, con i primi impianti Solaris nei comuni di Forni di Sotto e Forni di Sopra. All’inizio avevamo scelto due campi sperimentali con altitudini molto diverse, per testare i limiti di crescita di questa varietà.
A Forni di Sotto avevamo scelto un campo sperimentale a 865 m. slm a Forni di Sopra avevamo scelto un campo sperimentale a 1.100 m. di altitudine. Questo perché il Solaris si è adattato anche ad altitudini molto più elevate delle nostre e volevamo vedere come reagiva anche in queste zone.
LA VARIETA’ SOLARIS
Genealogia del Solaris
Solaris è un vitigno a bacca bianca, ottenuto nel 1975 da Norbert Beker, incrociando (Merzling X Zarya Sevara X Muscat Ottonel) ed è riconosciuto come varietà resistente alle principali malattie fungine.
Il germoglio è aperto, di colore giallo bronzato e con elevata presenza di pelo strisciante.
Vite precoce sia in gemmazione che in fioritura.
La foglia adulta è media, trilobata, leggermente bollosa, con seno peziolare e lobi leggermente sovrapposti.
Il grappolo è di media grandezza e compattezza.
L’acino è medio-piccolo, ellittico, corto e di colore verde e giallo, intenso se esposto al sole.
Periodo di germinazione: medio
Epoca di maturazione: molto precoce, 10 giorni prima dello Chardonnay
Caratteristiche produttive vegetali: molto elevate con accrescimento dei tralci in tutte le direzioni.
Grappolo medio e giustamente sparso.
Acini medio piccoli, rotondi.
Produzione media, da 90 a 120 quintali per ettaro
Resistenza al freddo: molto buona (resiste a temperature fino a -24,0°C)
Resistenza alla peronospora su foglia: molto buona
Resistenza alla peronospora sui grappoli: buona
Resistenza all’oidio su foglia: molto buona
Resistenza all’oidio sui grappoli: buona
Resistenza alla botrite: buona
Caratteristiche del vino: si ottengono vini di colore giallo – verde, che hanno profumi fruttati con note di banana e nocciola. I vini prodotti sono piacevoli ed estremamente freschi.
Profilo aromatico del Solaris
Uso e note: necessita di seste alte, data la sua notevole vigoria e la ricca potatura. Si consiglia la coltivazione oltre i 600 m. slm o in zone poco soleggiate, data la precocità e l’acidità dei mosti.
Piantato in Danimarca, Svezia, Paesi Bassi, Svizzera, Regno Unito, Germania e Polonia. In Italia in Lombardia, Trentino Alto Adige, Veneto.
LA VARIETA’ SAUVIGNON KRETOS
Genealogia del Sauvignon Kretos
SCHEDA SAUVIGNON KRETOS – Registro Nazionale delle Varietà di Vite |
Pecile M., Zavaglia C., Ciardi A.
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LA VARIETA’ SORELI
Genealogia del Soreli
SCHEDA SORELI – Registro Nazionale delle Varietà di Vite |
Pecile M., Zavaglia C., Ciardi A.1. RIFERIMENTI NORMATIVINome: Soreli B.Codice: 500Sinonimi ufficiali: UD-34.113Annotazioni: Uve non utilizzabili per i vini a denominazione di origine ex art. 8, comma 6, decreto legislativo n. 61/2010Data di ammissione: 3/04/2015, decreto pubblicato sulla G.U. 103 del 6/05/2015INFORMAZIONI GENERALILe informazioni presentate in questa sezione sono tratte da: – Estratto dalla domanda di iscrizione della varietà al Registro Nazionale presso il MIPAAFSinonimi (ed eventuali errati)UD-34.113Descrizione AmpelograficaVarietà resistente a peronospora e tollerante a oidio, adatta alle condizioni pedoclimatiche dell’Italia centro-settentrionale.Germoglio di 10-20 cmApice: completamente aperto, glabro, e privo di pigmentazione antocianica.Foglioline apicali (dalla 1a alla 3a): forma pentagonale, verdi e glabre.Foglioline basali (dalla 4a in poi): forma pentagonale e glabre.Asse del germoglio: eretto o quasi.Tralcio erbaceo: portamento orizzontale; di sezione trasversale ellittica, contorno striato; internodi e nodi con colorazione verde e rossa su entrambe le facce. Nodi e internodi privi di peli.Viticci: bifidi o trifidi, molto lunghi, intermittenti, 2 o meno viticci consecutivi.Fiore: ermafrodita, cinque stami completamente sviluppati ed eretti, gineceo completamente sviluppato, distacco della corolla normale, autofertile.Foglia: di dimensioni medie, di forma cuneiforme o orbicolare e generalmente con cinque lobi. Il seno peziolare è aperto e con la base a graffa. I seni laterali sono profondi. Entrambe le pagine presentano una colorazione rossa fino alla prima biforcazione della nervatura principale. Il profilo del lembo è revoluto, superficie con bollosità bassa o media e depressioni deboli-medie; ondulazioni presenti. Il margine fogliare presenta denti di dimensioni medie, lunghezza media e con entrambi i lati convessi. Entrambe le pagine fogliari sono glabre.Picciolo: colore vinoso, leggermente più lungo della nervatura mediana della foglia.Colorazione autunnale delle foglie: gialla.Grappolo a maturità industriale: dimensioni medie (cm 20, g 80-310, peso medio g 170), cilindrico, con due ali corte; mediamente compatto; peduncolo medio, elevata resistenza alla diraspatura.Acino: dimensioni medie, peso medio 1.5 g, di forma sferoidale, uniforme all’interno del grappolo. La buccia è spessa con pruina media, di colore verde con riflessi dorati.La polpa è leggermente soda, di sapore neutro. Succo incolore.Vinaccioli: medio-lunghi e di peso medio-elevato.Tralcio legnoso: sezione trasversale ellittica, superficie striata; colore brunastro, lenticelle assenti; internodi medi (12 cm circa), diametro circa 8 mm.Tronco: di medio vigore.FenologiaCondizioni di osservazione: La varietà è stata valutata per tre annate di produzione consecutive (2011-2012-2013), in due siti ecologicamente molto differenti: Udine (UD) e Fossalon di Grado (GO). Portinnesti: 1103 Paulsen, Kober 5BB. Le date fenologiche sono state accertate comparativamente con Pinot bianco.UbicazioneCaratteristiche ecologiche dell’ambiente di coltivazione: Località 1 – Udine Condizioni geografiche: pianura alluvionale, progradazione di conoidi alluvionali provenienti dall?anfiteatro morenico delTagliamento e del Cormor, protetta a nord ed est dalle catene montuose delle Alpi Carniche e Giulie. Ghiaia dominante, in profondità cementata in banchi di conglomerato e intercalata con sabbia e argilla, permeabile, falda acquifera profonda (40 m).Condizioni climatiche: clima temperato fresco, risente dell’effetto mitigante del mare Adriatico, zona climatica USDA 8. La piovosità media durante il ciclo vegetativo è di 966 mm (1461 mm annui), con periodi di siccità in luglio-agosto. Il vigneto in cui è stata effettuata la valutazione è dotato di impianto di irrigazione sottochioma e le piante sono state mantenute in uno stato idrico di -0.2/-0.6 MPa durante l’intero ciclo vegetativo. La sommatoria termica è di ~1650°C, l’umidità relativa media nel periodo vegetativo è superiore al 70%, la temperatura media è di 18.4°C. Temperatura minima invernale -8.2°C (minima assoluta -11.8°C). Sito di coltivazione: longitudine: 13°13ıE; latitudine 46°02ıN; altitudine 88 m s.l.mNatura del suolo: scheletro 25%, franco (sabbia 45%, argilla 21%, limo 35%), pH neutro (in H20 1:2.5=7.2; in KCl 1:2.5=6.8), poco calcareo (calcare totale gasvolumetria 2.5%), carbonio organico elevato (Walkley-Black 2.0%), azoto totale medio-scarso (Kjeldhal 0.17%), rapporto C/N 11. Contenuto in elementi estraibili: P, Mg,Fe, Mn, Zn, Cu, B elevato; K molto elevato. Forma di allevamento: Guyot monolaterale Sesto d’impianto: 2.50 m x1.00 m (4000 piante/ha) Orientamento filari: nord-sud Esposizione e pendenza: sud, 0.5%. Località 2 – Fossalon di Grado (GO) Condizioni geografiche: zona costiera, piana alluvionale perilagunare alla foce del fiume Isonzo. In origine, l’area era parte della laguna di Grado, è stata bonificata nel 1935. Area a quota inferiore al livello del mare, costituzione pedologica alterata dalla realizzazione di opere idrauliche (canali, arginature). Condizioni climatiche: clima temperato fresco, zona climatica USDA 8. La piovosità media durante il ciclo vegetativo è di 674 mm (1055 mm annui), con periodi di siccità in luglio-agosto. La sommatoria termica è di ~1770°C, l’umidità relativa media nel periodo vegetativo è del 71%, la temperatura media è di 19°C. Temperatura minima invernale -6. 5°C (minima assoluta -11.6°C). Sito di coltivazione: longitudine: 13°27ıE; latitudine 45°44ıN; altitudine -5 m s.l.m Natura del suolo: assenza di scheletro, franco-limoso-argilloso (sabbia 3%, argilla 36%, limo 61%), pH alcalino (in H20 1:2.5=8.2; in KCl 1:2.5=8.0), mediamente calcareo (calcare totale gasvolumetria 23%), carbonio organico elevato (Walkley-Black 1.6%), azoto totale medio-scarso (Kjeldhal 0.15%), rapporto C/N 10.7. Contenuto in elementi estraibili: K, Mg, Fe, Mn, Zn, Cu elevato; P, B medio. Forma di allevamento: cordone speronato Sesto d’impianto: 3.00 m x 1.00 m (3333 piante/ha) Orientamento filari: nord-sud Esposizione e pendenza: piano.Fenomeni vegetativi Germogliamento: medio, prima/seconda decade di Aprile.Fioritura: media, terza decade di maggio / prima decade Giugno.Maturazione dell’uva: precoce, ultima decade di Agosto / prima decade di Settembre.Caratteristiche ed Attitudini colturaliVigoria: medio-elevata, vegetazione ricadente in assenza di strutture di sostegno.Forma di allevamento: adatta a qualsiasi forma di allevamento, consigliate Guyot e cordone speronato.Produzione: regolare e costante.Fertilità reale basale: elevata (fertilità basale / fertilità reale = 1.01).Numero medio di infiorescenze per germoglio: 2.Resistenza a stress abiotici e biotici: resiste a minime invernali di -24°C. Resistente a peronospora, manifesta sintomi occasionali di oidio su grappolo.Comportamento rispetto alla moltiplicazione per innesto: non segnalati problemi di disaffinità di innesto su 1103 Paulsen, Kober 5BB, SO4. Resa in vivaio: 74% su SO4.UtilizzazionePer la vinificazione.COLTIVAZIONEClassificazioneIn osservazioneIn tutta la regione: Veneto, LombardiaNella provincia di: Padova, Pordenone, Udine, Gorizia, Trieste, Treviso, Rovigo, Venezia, Verona, VicenzaDOP ed IGPLa varietà è ammessa nelle seguenti denominazioni di origine e/o indicazioni geografiche.IGT
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LE ALTRE VARIETA’ STUDIATE
Insieme alla sperimentazione del Solaris, al Sauvignon Kretos ed al Soreli abbiamo voluto testare anche altri vitigni resistenti dal 2017, per capirne le potenzialità a queste altitudini; nel 2017 sono state impiantate nei campi sperimentali di Drogne (865 m.) e Prads (940 m.) le seguenti varietà: Julius, Merlot Kanthus e Nermantis.
Nel 2018, sempre a scopo di confronto, sono state messe a dimora alcune talee di Cabernet Cortis.
Le varietà Julius, Sauvignon Kretos, Soreli e Merlot Kanthus sono prodotte e commercializzate dai Vivai Coperativi Rauscedo e sono già state censite per la coltivazione in Friuli Venezia Giulia. Lo scopo del loro impianto era principalmente quello di confrontare i dati fenologici ed enologici con Solaris.
Nermantis è stata registrata a Roma nel 2020, presso il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali. Lo scopo dell’impianto di questa varietà è quello di testare questo nuovo promettente vitigno a bacca rossa, adatto anche a climi montani simili al nostro
Cabernet Cortis è iscritto al Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, ma non in Friuli Venezia Giulia; è stato impiantato a scopo sperimentale per l’analisi del potenziale enologico, essendo un vino rosso con caratteristiche adatte alla coltivazione in alta quota.
La scelta di tutti questi vitigni non è stata casuale, ma decisa dopo la lettura e lo studio di numerosi quaderni tecnici e varie pubblicazioni scientifiche.
Per il confronto con Solaris sono stati scelti due vini bianchi (Sauvignon Kretos, Soreli), tutti resistenti alle principali malattie. Sono stati selezionati per la loro ottima resistenza al freddo, al germogliamento tardivo, alla maturazione precoce ed inoltre, dato il nostro ambiente molto piovoso, per la loro ottima resistenza alle principali malattie (peronospora, botrite, oidio e marciume nero).
Per la prova sulla possibilità di ottenere un vitigno a bacca rossa abbiamo scelto principalmente quattro varietà: Julius, Merlot Kanthus, Cabernet Cortis e Nermantis. Ora, sal 2022, anche Volturinis e Pinot Kors.
Abbiamo optato per l’esclusione dei vitigni non resistenti (es. Priè Blanc, Pinot Nero, Muller-Thurgau), per il semplice fatto che le temperature estremamente basse che in certe annate si raggiungono in inverno nelle nostre zone (durante la nostra sperimentazione abbiamo raggiunto quasi -16,0°C di temperatura minima) e le abbondanti piogge che cadono annualmente nelle nostre valli, avrebbero reso impossibile la coltivazione e molto probabilmente anche la maturazione delle uve stesse.
Un’altra ragione per la scelta delle varietà è stata quella di voler utilizzare vitigni che comportano un numero estremamente ridotto (se non nullo) di trattamenti fitosanitari. Questo per cercare di creare una viticoltura più sana legata ad un territorio, come il nostro, immerso nelle Dolomiti Friulane. Riuscire a dar vita, in questi contesti montani, ad una viticoltura iperbiologica, magari certificata, renderebbe i nostri territori ancora più valorizzati; inoltre, questa nuova frontiera porterebbe sicuramente a nuove economie di aree dell’intera catena montuosa friulana (l’unica in Italia, tra l’altro, a non avere una viticoltura d’alta quota), attualmente in forte crisi occupazionale e soggette a rapido spopolamento , determinando la creazione di nuove realtà produttive legate alla filiera enogastronomica ed enoturistica. Attualmente (nel 2024) riteniamo idonee per il nostro territorio soltanto quattro varietà: Il Solaris, il Sauvignon Kretos, il Soreli ed il Pinot Iskra (nuovo impianto del 2022). Tutte le altre varietà precedentemente studiate sono state estirpate in quanto agronomicamente non adatte ai nostri climi, Attualmente (dal 2022) abbiamo creato un campo di testing con due pinot neri resistenti (Pinot Kors e Volturnis) che saranno vinificati nel 2025.